Presbiacusia: cos’è, cause e segnali per riconoscerla

Presbiacusia

Cos’è la presbiacusia?

La presbiacusia, o ipoacusia neurosensoriale, è la perdita uditiva legata all’avanzare dell’età. La presbiacusia è parte del naturale processo di invecchiamento dell’organismo ed infatti il 50% della popolazione sopra i 65 anni soffre di questa forma di ipocausia.

Questo tipo di disturbo rientra tra le ipoacusie che vengono definite neurosensoriali, poiché sono dovute al danneggiamento delle cellule ciliate dell’orecchio.

Nelle fasi iniziali, la perdita uditiva potrebbe non essere notata dal soggetto, in quanto presente ancora in forma lieve e di lenta progressione.

Presbiacusia

Cosa causa la presbiacusia

La causa principale che provoca la presbiacusia è senza dubbio l’avanzamento dell’età e l’invecchiamento dell’organismo. Ma lo scorrere del tempo non è l’unico responsabile di questo disturbo.

In particolar modo, l’intensità del calo uditivo e l’età in cui si manifestano i primi sintomi di questa ipoacusia neurosensoriale, possono essere condizionati da diversi fattori esterni, tra cui:

  • la predisposizione genetica;
  • l’esposizione a forti rumori, specie se percepiti per tempi prolungati;
  • la cattiva alimentazione e la dipendenza dal fumo.

Il calo dell’udito legato all’età può quindi essere il risultato della combinazione di tutti questi fattori genetici e ambientali. Prevenzione e monitoraggio possono essere l’unica arma efficace per individuare sin da subito la comparsa di questo disturbo.

Presbiacusia

Quali sono i segnali per riconoscerla

Nelle fasi iniziali non è semplice accorgersi di avere una perdita uditiva poiché potrebbe trattarsi di un disturbo che si manifesta in forma lieve e di lenta progressione. Eppure, sottovalutando il problema, si corre il rischio di avere un graduale adeguamento del cervello al deficit uditivo e un suo conseguente impigrimento.

Allora come riconoscere i primi sintomi di questa ipoacusia neurosensoriale? Il soggetto anziano presbiacusico ha difficoltà a recepire chiaramente i suoni e le parole pronunciate dai suoi interlocutori, di conseguenza trova difficile conversare con parenti ed amici, soprattutto in ambienti affollati o rumorosi.

Questa condizione provoca inevitabilmente un progressivo isolamento sociale del soggetto, con perdita di attività e di interessi, di autostima e con frequenti disturbi dell’umore.

In più, le perdite uditive si manifestano spesso in modo lento e progressivo, e il paziente può attribuire queste sue difficoltà nel capire gli altri a cause esterne a lui, convincendosi magari che sono gli altri a non scandire bene le parole pronunciate. Questo però rallenta in modo considerevole la sua presa di coscienza del problema, ecco perché è importante indirizzare i nostri cari anziani verso un controllo iniziale dell’udito sin dalla comparsa dei primi campanelli d’allarme.

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