Udito nei neonati: come si sviluppa?

Udito nei neonati

Come si sviluppa l’udito nei neonati? Come i genitori devono prendersi cura dell’udito dei più piccoli?

L’arrivo di un neonato in famiglia sconvolge gli equilibri familiari e porta i genitori a chiedersi ogni giorno come svolgere al meglio il loro compito per prendersi cura del nuovo arrivato. Tra i tanti aspetti a cui i neogenitori devono fare attenzione c’è anche la cura dell’udito dei neonati.

Sin dalle prime settimane di vita, il bambino appena nato mostrerà interesse e risponderà ai rumori e ai suoni a lui più familiari, come per esempio la voce della mamma. Ma come si sviluppa l’udito dei più piccoli? A cosa bisogna fare attenzione? Quali sono i segnali che i genitori non dovrebbero sottovalutare? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Come avviene lo sviluppo dell’udito nei neonati?

A partire dall’ottava settimana di gestazione, la coclea, struttura che si trova nell’orecchio interno, comincia a formarsi. Al quinto mese di gravidanza il bambino avverte e percepisce i suoni esterni, come il battito del cuore della mamma. A catturare la sua attenzione sono soprattutto i suoni bassi, come la voce del papà e la musica, che ne stimola il movimento.

L’udito è un importante organo di senso di cui prendersi cura in ogni momento della vita e a cui prestare attenzione sin dai primi mesi di vita di un neonato.

Udito nei neonati

A 3 mesi

Nella primissima parte della sua vita, il lobo temporale del neonato sarà la parte più attiva del cervello. In presenza di un suono esterno, come la voce della mamma, il bambino risponderà voltandosi o gorgogliando nel tentativo di parlare.

Dai 4 ai 6 mesi

A partire dai quattro mesi, il neonato reagisce attivamente ai suoni a lui familiari, come la voce dei genitori, dei nonni o all’ascolto di una musica che ha ascoltato spesso. Inoltre, il bambino comincia a guardare con maggiore attenzione i movimenti della bocca quando gli si parla, nel tentativo di copiare chi gli parla e di articolare i primi suoni consonantici.

Dopo i 6 mesi

Dopo i sei mesi, il bambino riesce a percepire la direzione da cui provengono i suoni.

Ad 1 anno

Dal primo anno di età, il bambino è in grado di riconoscere perfettamente i suoni familiari, come le sue canzoni preferite, e può provare a ripeterle.

Udito nei neonati

Come proteggere e tenere sotto controllo l’udito dei bambini?

I genitori ogni giorno sono in prima linea nel monitoraggio della salute del bambino. Sono loro a dover osservare con cura il piccolo e, insieme al pediatra, a doversi assicurare che lo sviluppo dell’udito proceda senza intoppi o, in caso contrario, ad individuare i primi segnali che potrebbero indicare la presenza di un deficit uditivo.

L’incapacità di rispondere agli stimoli sonori, la sensazione di sorpresa o spavento quando non si accorge di essere stato chiamato, l’eccessiva vicinanza ai dispositivi elettronici, un utilizzo eccessivo del volume alto o la scarsa reazione a rumori molto forti, sono tutti piccoli segnali della possibile presenza di un problema uditivo nel bambino.

Inoltre, è il caso di allarmarsi ed effettuare una visita di controllo, in caso di raffreddori o infezioni che possono influenzare il suo udito, anche temporaneamente.

Il primo controllo dell’udito nei bambini

Il primo test dell’udito viene effettuato poco dopo la nascita. Si tratta di un esame fondamentale per individuare precocemente la presenza di un deficit uditivo e limitarne le possibili conseguenze.

Lo screening uditivo neonatale è un esame fondamentale per valutare lo sviluppo dell’udito in un neonato e per poter mettere in atto velocemente i trattamenti più opportuni e impedire che la sordità provochi un ritardo o un mancato apprendimento del linguaggio in un bambino.

Per cui, in conclusione, sono l’osservazione e i controlli periodici e tempestivi ad assicurare il corretto sviluppo dell’udito nei più piccoli.